Nutrirsi bene per sentirsi in forma
In questo periodo, anzi direi da qualche anno, l’alimentazione è diventata, nel bene e nel male, il centro di interesse per il benessere fisico di una persona. Possiamo dire che lo è sempre stata, solo che ora vengono messi in risalto certi aspetti e denominazioni del cibo. Grazie ad internet, il concetto di ricerca e apprendimento in ogni settore mette a disposizione molto materiale in cui informarsi e così, di pari passo, sono venute a portata di molti certe terminologie. Per esempio, ora si usano termini che un tempo erano usati e citati solo da addetti ai lavori, come la parola usata per descrivere alcuni micronutrienti contenuti nel cibo. I polifenoli sono delle sostanze naturali e sono state riconosciute per il loro apporto di beneficio e salute delle persone. I polifenoli sono caratterizzati dalla presenza di molteplici gruppi fenolici associati più o meno complessi.
Nutrirsi bene per sentirsi in forma.
Si dividono in tre categorie: fenoli semplici, flavonoidi e tannini.
I fenoli semplici si trovano in molti cibi vegetali e bevande, come il caffè.
I tannini si dividono in condensati e idrolizzati e il loro contenuto si trova principalmente nella quercia, nel castagno, nell’abete e nell’acacia.
I flavonoidi, invece, rappresentano la stragrande maggioranza dei polifenoli. Se si assume un’alimentazione abbondante di frutta e verdura fresca e di stagione, allora si sarà sempre ben forniti di questi nutrienti.
Ecco una serie di alimenti ricchi di polifenoli.
I 25 alimenti più ricchi di polifenoli sono:
- Sambuco nero, prugnolo, ribes nero, mirtillo, carciofo, caffè filtrato, mirtillo, ciliegia, fragola, mora, prugna, lampone rosso, semi di lino, cioccolato fondente puro, castagna, tè nero, tè verde, succo di mela puro, mela, pane di segale integrale, nocciole, vino rosso, yogurt di soia, polvere di cacao puro, succo di melograno puro.
Altre fonti alimentari ricche di polifenoli (nella top 50):
- olive nere, spinaci, noci pecan, fagioli neri, cipolla rossa, broccoli, latte di soia e ancora troviamo agrumi, cipolla, aglio, cavoli, radicchio, zucca, arachidi, olio extravergine d’oliva e pomodori.L’olio extravergine di oliva deve essere spremuto a freddo, il calore e la cottura dei cibi disperdono gran parte di questi nutrienti.
A cosa servono?
Servono a modificare la risposta biologica della natura grazie alla loro capacità di modificare la reazione dell’organismo e venire in aiuto ai fattori allergenici. Agiscono come potenti antiossidanti, rafforzando le difese immunitarie e agendo di conseguenza contro i radicali liberi. Nutrirsi bene per sentirsi in forma. Alcuni composti fenolici hanno funzioni specifiche, come le funzioni antivirali (per esempio, l’esperidina e la quercetina) e antibatteriche, o i tannini del vino rosso hanno azioni ipocolesterolemizzanti. Ecco spiegata la funzione benefica di un buon bicchiere di vino rosso a tavola. Questo era il pensiero e lo studio di un tempo, ora sappiamo che le bucce degli acini dell’uva rossa ne sono ricche e il suo effetto benefico non viene intaccato dall’alcol contenuto nel vino che ne abbatte le proprietà. Altro flavonoide (o bioflavonoide) che vanta una serie di proprietà benefiche per il nostro organismo è la quercetina, per accennarvi giusto le più note. Ha proprietà antiossidanti, anticancerogene e antivirali.
Dove si trova?
Il flavonoide citato si trova nelle cipolle, nelle mele, nelle arance, nei mandarini, nelle clementine, nell’uva rossa, nelle amarene, nei mirtilli, nell’ippocastano, nelle olive, nella camomilla e nel ginkgo biloba. La quercetina, grazie alle sue virtù antiossidanti e antinfiammatorie, può essere assunta per contrastare e aiutare nelle seguenti patologie: artrite reumatoide, psoriasi e lupus eritematoso sistemico (malattie croniche autoimmuni), arteriosclerosi e sindrome da insulino-resistenza. Altri composti fenolici aiutano a regolarizzare o modulare gli ormoni estrogeni, come gli isoflavoni che si trovano in abbondanza nei prodotti a base di soia, un importante aiuto per le donne di una certa età quando entrano nella fase critica della menopausa. Tra i fattori antagonisti dei bioflavonoidi ci sono il fumo, lo stress, l’aspirina, il cortisone, gli antibiotici e il caffè, mentre il loro assorbimento è migliorato dalla vitamina C, dal calcio e dal magnesio.
Alcuni cenni di storia sulla loro scoperta.
Nutrirsi bene per sentirsi in forma.
Furono scoperti dallo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgyi, lo scopritore della vitamina C (premio Nobel nel 1937), il quale osservò che i bioFlavonoidi hanno un effetto sinergico con la vitamina C. I bioflavonoidi più conosciuti sono la quercetina, la rutina, l’esperidina, la naringina, la baicalina, il pycnogenolo; aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, sono essenziali per la protezione dall’ossidazione della vitamina C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari, svolgono attività antivirale e anticancerigena ;l’azione più marcata si ha contro i virus della poliomielite, dell’epatite A e B, dell’influenza e dell’HIV. I flavonoidi differiscono da frutto a frutto e da foglia a foglia, sia come tipo di flavonoidi sia in quantità e potere antiossidante. Nutrirsi bene per sentirsi in forma. Per concludere, si sono scritti libri su libri di questi fondamentali nutrienti, ma non vi è alcuna dose dietetica raccomandata per i bioflavonoidi. La cosa è molto semplice da comprendere: più si consumano alimenti ricchi di flavonoidi, più si assumono i loro benefici per la salute. fare e avere un buono stile di vita che non è solo nutrizione.
PS. Alcune informazioni sono tratte da internet.