5 modi per ridurre L’inquinamento ambientale con alimentazione e…

5 modi per ridurre L’inquinamento ambientale con alimentazione e…

5 modi per ridurre L’inquinamento ambientale con alimentazione e…

Ci sono molti modi in cui le singole persone possono contribuire a migliorare l’ambiente attraverso le proprie scelte quotidiane. Ecco alcune idee:

Ridurre il consumo di carne e latticini: come hai già sottolineato, la produzione di carne e latticini ha un impatto significativo sull’ambiente. Ridurre il consumo di questi prodotti può contribuire a ridurre la pressione sull’ambiente, aiutando a ridurre la deforestazione, il consumo di acqua e le emissioni di gas serra.

Scegliere alimenti biologici e locali: gli alimenti biologici riducono l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, mentre i prodotti locali hanno un impatto inferiore sui trasporti e sulle emissioni di gas serra. Inoltre, comprare localmente aiuta a sostenere l’economia locale.

5 modi per ridurre L’inquinamento ambientale con alimentazione e…

5 modi per ridurre L’inquinamento

ambientale con alimentazione e…

Ridurre gli sprechi alimentari: gli sprechi alimentari sono un grande problema ambientale, in quanto contribuiscono allo spreco di risorse come acqua e terreni agricoli, oltre a produrre rifiuti in discarica. Ridurre gli sprechi alimentari significa fare la spesa con attenzione, cucinare solo ciò che si consuma e conservare gli alimenti in modo corretto.

Usare meno plastica: la plastica è un grande problema ambientale, soprattutto quando finisce negli oceani e negli ecosistemi naturali. Ridurre l’uso della plastica significa portare borse riutilizzabili al supermercato, usare borracce riutilizzabili invece di bottiglie d’acqua in plastica e preferire prodotti con imballaggi minimali o riciclabili.

5 modi per ridurre L’inquinamento

ambientale con alimentazione e…

Scegliere fonti di energia rinnovabile: l’energia che usiamo in casa e per muoverci produce emissioni di gas serra. Scegliere fonti di energia rinnovabile come solare o eolica può contribuire a ridurre l’impatto ambientale della nostra energia.

Queste sono solo alcune delle azioni che possiamo intraprendere per contribuire a migliorare l’ambiente attraverso le nostre scelte quotidiane. È importante ricordare che ogni piccolo gesto conta e che le nostre scelte possono fare la differenza per il nostro pianeta.

Un caro saluto da Enrico

Le informazioni contenute in questo blog sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario.

Inquinamento ambientale e derivati.

Inquinamento ambientale e derivati.

Inquinamento ambientale e derivati.

Mai come in questo periodo l’inquinamento ambientale e  derivati sono sulla bocca di tutti i media. Un tempo era argomento solo per i mesi più freddi tardo autunno fino a inizio primavera. Innanzi tutto cosa si intende per inquinamento ambientale?

L’inquinamento ambientale è l’alterazione dell’aria, acqua, suolo,  di sostanze e materiali dannosi, che minacciano la salute dell’uomo e del pianeta stesso quindi, degli animali  della vegetazione e tutto l’ecosistema. Questo inquinamento è in grado ed ha la capacità di influire e modificare, tutto quello che ci circonda compromettendo la qualità della vita.

Questo fenomeno partito tantissimo tempo fa per un lunghissimo periodo fu considerato come un problema locale e tale se l’inquinamento era grave. Anche perché la terra un tempo riusciva a riconvertire i rifiuti organici e certe lavorazioni riassorbendoli in natura.

Facciamo un passo indietro e riflettiamo sul nostro pianeta  visto da un contesto diverso; visto dal cosmo. Ecco come si presenterebbe ad un extra terrestre.

La Terra vista dallo spazio è paragonabile ad una gemma blu, uno splendido zaffiro. Non c’è niente di simile nella galassia la via Lattea. Niente di simile è osservabile sotto la lente di ingrandimento anche dal più grande telescopio satellitare. E di sicuro se ci fosse un altro pianeta simile alla Terra con le stesse condizioni di vita sarebbe irraggiungibile con i mezzi di trasporto attuali.

Inquinamento ambientale e i suoi derivati, non sono solo , plastica, aria, acqua, ma  anche i metalli pesanti questo è il tema attuale. Questo pensiero rimbomba da più tempo nelle menti dalle persone comuni, ma rimbomba ancor più agli addetti ai lavori, alle persone che seriamente stanno adoperandosi con tutte le loro energie per riconvertire la rotta.

Partendo da una singola coppia quasi perfetta o dall’evoluzione della specie umana comunque da pochi individui a secondo della filosofia a un certo punto della storia direi quasi subito si intraprende un lento e continuo degrado ambientale fino alle forti accelerazioni degli ultimi 2 secoli.

Viviamo in un periodo storico dove la linea di confine tra l’invertire la rotta e la linea del non ritorno è molto sottile, dove l’umanità si avvia all’auto avvelenamento e all’autoestinzione.

Quindi per questo andrebbero messi da parte gli interessi di pochi “i potenti della terra per rafforzare i loro imperi economici”

Quello che ancora le persone credono è che il sistema può reggere e che il Pianeta riesca a sopperire tutto questo, ma è veramente così? La televisione e qualsiasi mezzo di comunicazione picchia duro sull’inquinamento causato dai mezzi di trasporto, questo è vero in parte.

Inquinamento ambientale e derivati.

Ci sono altri temi in cui ognuno di noi può fare la differenza e altri  non dipendono da noi. Il primo ti sorprenderà se non sei più addentrato sul tema inquinamento; è l’uso smoderato del consumo di carne, collegato agli allevamenti intensivi, Si i mangiatori di foraggio creano da soli più del 50% dell’effetto serra!!! Sorpreso. Questo è un tema dove si possono scrivere dei libri interi dalla deforestazione, hai fertilizzanti, alle vasche di contenimento degli escrementi dei bovini e non solo loro ecc, ecc. Il secondo è l’uso smoderato della plastica usata in eccesso, qui basterebbe solo il buon senso della gente.

Un esempio le montagne di acqua comperata nei supermercati nelle confezioni di plastica…. Basta una semplice caraffa con un filtro di depurazione o semplicemente far decantare l’acqua che esce dal rubinetto di casa per avere una buona e ottima acqua. Ti dirò di più l’acqua comperata in confezioni non sai da quanto tempo sia in circolazione. Altri punti sono le industrie che producono beni di consumo e innovazioni e poi a cui non possiamo fare niente se non sottolineare il problema  sono le geo ingegnerie militari che a detta degli esperti sono utilizzate per il bene del pianeta!!!  Alza la testa e guarda come il cielo vien irrorato con certe sostanze che mutano la luce solare creando una patina effetto serra.

Per concludere  ognuno di noi può fare la differenza sul cambiamento climatico, adottando uno stile di vita più equilibrata.

Ciao un saluto da Enrico e al prossimo post.

 

I grassi saturi sono dannosi oppure no

I grassi saturi sono dannosi oppure no

grassi-sturi

I grassi saturi sono dannosi oppure no.

 

Grassi saturi o grassi considerati cattivi sono veramente così dannosi?

Fanno bene fanno male si possono sfatare falsi miti?

 

Premetto qualsiasi alimento ottimo introdotto nel corpo in eccesso a lungo termine potrebbe recare dei danni, per esempio un buon bicchiere di vino  può essere assorbito dal fegato senza danni, ma un litro di vino  bevuto in poco tempo  crea danno, e se persisto nel bere con il tempo potrei divenire  un alcolizzato con cerosi epatica.
Questo articolo è stato scritto per quelle persone onnivore, che amano mangiare di tutto e hanno il terrore del colesterolo.

La stessa cosa sta accadendo con il cibo ben condito e grasso, pur essendo di ottima fattura, se consumato in eccesso viene accumulato nelle riserve adipose  del corpo ed è solo a questo punto che può innescarsi un lungo e lento deterioramento che negli anni può portare fino alla morte prematura.

Quindi pochi grassi saturi sono utili e servono per stare bene ma molti sicuramente creeranno danni, è necessario quindi introdurre con l’alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno non eccedere, cosa che invece spesso si verifica nell’ alimentazione moderna  degli italiani.

Lo ripeto un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione abituale rappresenta invece un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.

I grassi, oltre a fornire energia in maniera concentrata (9 calorie/g, cioè più del doppio rispetto a proteine e carboidrati), apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega-6 (acido linoleico) e della famiglia omega-3 (acido linolenico) e favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K e dei carotenoidi.

I grassi saturi sono dannosi oppure no

L’assunzione di grassi è soggettivo?

Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di salute variano da persona a persona, a seconda del sesso, dell’età e dello stile di vita: una quantità indicativa per l’adulto è quella che apporta dal 20-25% delle calorie complessive della dieta (per soggetti sedentari) fino a un massimo del 35% (per soggetti con intensa attività fisica).

Così, ad esempio, in una programma alimentare  da 2100 calorie quelle da grassi possono variare da 420 a 700, corrispondenti a 46-78 grammi. Per i bambini di età inferiore ai 3 anni, invece, la quota di grassi alimentari nella dieta può essere più elevata.

Quali funzioni, della massima importanza, svolgono i grassi saturi nel nostro corpo:

  1. Costituiscono almeno il 50% delle membrane cellulari (e infatti, guarda caso, nei grassi del latte materno sono presenti per il 48 % circa).
  2. Svolgono un ruolo vitale nella salute delle nostre ossa e affinché il calcio possa essere bene integrato nelle ossa, il 50% circa dei grassi alimentari dovrebbe essere saturo.
  3. Sono necessari per il corretto utilizzo degli acidi grassi polinsaturi-essenziali. Gli acidi grassi omega 3 sono meglio conservati nei tessuti quando la dieta è ricca di grassi saturi;
  4. L’acido palmitico è il grasso (saturo) che si trova intorno al muscolo cardiaco e lo protegge.

 Benefici del consumo di grassi saturi e monoinsaturi.

Il consumo di grassi saturi migliora il profilo lipidico in due modi:
aumenta i livelli di colesterolo HDL (comunemente conosciuto come colesterolo buono) rende le particelle di LDL (comunemente conosciuto come colesterolo cattivo) più larghe ed elastiche proteggendole dalla glicazione e dall’ossidazione

 

Come risultato del miglioramento della dimensione delle particelle di LDL, i grassi saturi riducono i livelli di LDL ossidato.

 

Per gli sportivi e amatori.

Aumento della massa muscolare.

 

Molte persone credono che l’eccesso di calorie sia conservato nei tessuti adiposi e che l’obesità sia il risultato della conservazione delle calorie in estate in preparazione al freddo inverno. Ma non è questa la verità!

Negli umani, in cui manca una tendenza stagionale a conservare i grassi e che hanno un grande bisogno di glucosio, il muscolo è l’organo di maggiore deposito dell’energia in estate.

Il muscolo, quanto a calorie, è costituito per la maggior parte da grasso e per poco della metà da proteine.

Minori rischi di malattie cardiache e ictus.

Negli Stati Uniti il Framingham Study ha evidenziato che più grassi saturi e monoinsaturi si mangiavano e minori erano le probabilità di avere un ictus. Un altro studio ha mostrato che un alto consumo di grassi saturi è collegato a un più basso rischio di malattie cardiache e ad una migliore pulizia delle arterie.
Come assumere la giusta quantità di grassi buoni ogni giorno.

Assicurati sempre che le uova siano freschissime, di provenienza biologica, di galline allevate a terra e all’aperto. Puoi consumarlo a colazione preparando un frullato con frutta e superfoods. Oppure puoi consumarlo salato cuocendo l’albume e versandoci sopra il tuorlo a fine cottura.

Altre fonti di grassi buoni sono salmone selvaggiocrostacei, e carni di bovino e agnello  bio.

Per quanto riguarda gli oli di semi, ricchi di acidi grassi essenziali, puoi consumare ogni tanto piccole quantità di olio biologico ed estratto a freddo di zucca, canapa o lino, ma solo se non hai colesterolo alto o sindromi allergica o infiammatorie.

Ciao un saluto da Enrico e al prossimo post…

Inquinamento  acqua e ambiente

Inquinamento acqua e ambiente

Inquinamento acqua e ambiente

Inquinamento acqua e ambiente

Quando si parla di inquinamento, acqua e ambiente, si tocca un argomento vasto: ci si può perdere in un oceano di temi  che trattano di questo. La natura un tempo aveva un percorso chiamato “il ciclo dell’acqua” ed ecco come lo descriveva uno dei più grandi saggi del passato, Scritto circa 3000 anni fa da uno degli uomini più saggi e istruiti per quel tempo:  Re Salomone.

Tutti i torrenti invernali vanno al mare eppure il mare stesso non si riempie. Al luogo dove i torrenti invernali vanno, li tornano ad andare. Ecclesiaste cap.1 ver 7.

Così funzionava e veniva descritto il ciclo naturale dell’acqua per la terra e cosi dovrebbe essere finchè la Terra sussisterà. Questo moto rotatorio, si è susseguito e protratto per migliaia di anni in modo regolare fin dai temi più antichi, a cominciare da molto molto tempo fa. Parlando di inquinamento si parla generalmente  non solo di acqua, ma anche di aria, suolo. Questi sono i tre elementi basilari che compongono la vita: da essi si è sviluppata la vita in tutti gli essere viventi, dai vegetali agli animali.

E sorge una Domanda un pò curiosa: quando è iniziato l’inquinamento terrestre? Semplice per chi è credente, dalla cacciata dell’Eden della prima coppia. Nel secondo caso x gli evoluzionisti,  l’uomo si evolve  da  raccoglitore di bacche a cacciatore e da qui il progresso.

Inquinamento acqua e ambiente

Con la scoperta del fuoco e i primi insediamenti agricoli l’inquinamento ha subito un acceleramento, come fosse stato catapultato fuori da un cannone. Possiamo dire, che l’uomo ha iniziato ad inquinare la terra fin da subito. Se  paragoniamo tutti questi millenni, a quello che è successo negli ultimi centocinquant’anni era quasi impensabile pensarlo prima. Abbiamo vissuto e viviamo tutt’ora un processo di grande rivoluzione, di grande trasformazione sociale e industriale.

Tutto questo ha portato a un miglioramento della qualità della vita ma a caro prezzo: l’inquinamento ambientale; dell’acqua, dell’aria e del suolo è aumentato. L’acqua si sa è uno dei tre elementi fondamentali per la vita e con l’entrata dell’era informatica, l’evoluzione avrebbe dovuto progredire con la consapevolezza e i mezzi a ridurre l’inquinamento ambientale e quindi  acquifero. Tutti noi sappiamo quanto il ciclo dell’acqua sia importante e vitale per l’uomo e la natura. Senza acqua non c’è vita. Il mondo è sempre più assetato, la popolazione ha sempre più bisogno di acqua, acqua che è sempre meno pura e per ottemperare a questo, si prosciugano grandi laghi come il lago Aral o mari per utilizzare l’acqua come il Mar Nero, e il Mar Morto.

Nello stesso momento poi si utilizzano dei contenuti di plastica che inquinano doppiamente.

In effetti il in questo ultimo periodo qualcosa è cambiato riguardo al clima: direi molto. Periodi di siccità si antepongono a diluvi anche in posti impensabili sfociano in vere e proprie  alluvioni e bombe d’acqua.

O poco, o troppo non c’è più l’equilibrio del ciclo dell’acqua.  Anche se ciclo dell’acqua in se stesso non è cambiato, si sono modificate le intensità le frequenze o le rarità nelle varie zone del Pianeta Terra.

Pensando all’inquinamento acquifero, alle crude e dure immagini che ci vengono trasmesse in TV in Internet o al degrado e alla realtà in cui a volte ci capita di imbatterci passeggiando in zone dove scorrono torrenti, fiumi, laghi e mari, potremmo dedurre che, quello che un tempo era naturale fino a 60, 70 anni fa, ora non lo è più.

Ad esempio, accostarsi a una fonte, inchinarsi in un corso d’acqua e bere direttamente da lì, ora è impensabile. Fino a poco tempo fa o poco dopo la Seconda Guerra Mondiale i casi di inquinamento acquifero erano rarissimi, e solo in alcune parti d’Italia nelle grandi città, causati da fabbriche, mezzi Agricoli e militari. Con l’avvento della tecnologia e la grande espansione di fabbriche per la modernizzazione del paese, la chimica divenne una colonna importante per lo sviluppo dei derivati petroliferi, che facilitarono l’inquinamento. L’auto divenne un mezzo di trasporto di eccellenza per lavoro e tempo libero, uno “status symbol” di benessere e tutto questo portava ad uno sviluppo incondizionato di fabbriche che scaricavano nei torrenti e fiumi le loro scorie dei loro lavori.

Inquinamento acqua e ambiente

Come in un far west senza regole chi subiva le conseguenze erano i più deboli e in questo caso la natura che ci circonda. In un paio di decenni dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, tutto si trasformò talmente velocemente a tal punto che la terra incominciò sempre più a somigliare a una discarica a cielo aperto. Siamo lontani anni luce quei ricordi dove poter piegarsi ad una fonte o un ruscello e con un palmo della mano un po’ concavo attingere l’acqua per bere e dissetarsi liberamente senza preoccupazione.

Ora in pochi decenni le parti si sono invertite: pochi posti con fontane, ruscelli e fiumi dove l’acqua scorre pulita con armoniosi carichi di vita lungo il loro percorso. Non parlo solo di pesci, rane, gamberi e quant’altro ma tutta la vita che scorre intorno, la vegetazione in primis, ne sta soffrendo. Ora, ai nostri giorni gli animali selvatici quei pochi che ci sono, che consciamente appoggiano il loro musetto in un qualsiasi specchio d’acqua per bere rischiano di lasciarci le “penne”. Un tempo l’acqua era fonte di vita e lo è “tuttora”. La natura, il verde tutta la vegetazione era una garanzia grazie al ciclo dell’acqua, ogni cosa girava intorno ad essa. Chissà quell’uomo che 3000 anni fa contemplava la natura e parlava agli uccelli cosa direbbe ora del ciclo dell’acqua? E’ vero comunque che ognuno di noi, può fare qualcosa contro l’inquinamento, prestando semplicemente più attenzione all’uso dei prodotti che inquinano, usando dove è possibile prodotti naturali biodegradabili.

Al prossimo articolo Acqua e Inquinamento.

 

Perchè scegliere la luce calda invece di quella fredda

Perchè scegliere la luce calda invece di quella fredda

Perchè scegliere la luce calda invece di quella fredda

Bella domanda, perché scegliere la luce calda invece di quella fredda. Ci sono tantissimi motivi anche se ultimamente sembri che la luce fredda la luce o blu prevalga su una luce calda. Luce  calda che per anni ha dominato e illuminato ogni cosa ma  soprattutto le nostre abitazioni.

Quello che generalmente ci viene proposto e che ogni stanza in base all’uso si sia un tipo di illuminazione piuttosto che un altro. Cambiano i tempi cambiano le esigenze di illuminazione e così vengono consigliate le luci migliori per l’ottimizzazione della della stanza. Quello che alcuni  innovatori nella  ricerca su  quale luce sia meglio calda o fredda  non tengono conto di quanto impatto in termini di benessere abbia una luce sul corpo umano. La luce non ci aiuta solo a vedere, ma è anche un importante mezzo per regolare i nostri ritmi biologici e influisce sul nostro benessere generale. Il sentirci o meno svegli, concentrati e produttivi e l’essere pieni di energia e in salute dipende anche dalla luce.

Perchè scegliere la luce calda invece di quella fredda

Non sottovalutare e commettere anche tu questo sbaglio scopri perché scegliere la luce calda invece di quella fredda. Per prima cosa l’uomo per millenni è stato abituato ad adattarsi alla luce solare una luce calda, una luce che cambiava in continuazione dall’alba al tramonto. Si è vero che stare troppo esposti ai raggi solari può far male  agli occhi come essere totalmente al buio per un lungo periodo fa male,  tutti gli eccessi non fanno bene, per questo ci vogliono delle protezioni adeguate. Direi  quindi che con il tempo c siamo passati da una illuminazione calda primordiale, come un falò, torce, ceri ,candelabri. Qualsiasi cosa illuminasse il mondo conosciuto FINO AGLI ANNI 70 DEL 1800 era una luce calda, comprese le prime lampadine nel 1878, poi perfezionata da Thomas Edison nel 1879 . Oggi questo organo viene considerato  come fonte terminale di una videocamera  perfetta. In realtà 

l’occhio è uno dei nostri organi di senso più importanti, impareggiabile in quanto a complessità. L’occhio umano è in grado di assorbire ed elaborare più di dieci milioni di informazioni al secondo. L’occhio non si riempie mai del veder, puoi rimanere giorni e giorni a guardare filmati, la natura e tutto quello che lo circonda ma non è mai sazio, divora ogni singolo fotone di luce e immagine, ecco perchè e importante proteggere i nostri occhi. Chiedete invece alle persone che lavorano negli uffici davanti a uno schermo per ore e ore arrivano a sera distrutte e stressate come mai? Eppure sono sedute davanti a uno Computer, non esercitano un lavoro energetico di forza fisica .

Perchè scegliere la luce calda invece di quella fredda

La risposta  che ti  dirò potrà sembrare semplice l’occhio ha bisogno di energia di molta energia. L’occhio consuma il 20% delle tue energie assieme al cervello che ne assorbe altrettanta è uno degli organi che ne acquisisce di più. Ci sono tanti studi che la luce artificiale provoca con il tempo delle problematiche agli occhi, con questo non si dice che la luce calda non stimoli radicali liberi. Quando gli occhi sono esposti, una luce di alta qualità i radicali prodotti stimolano la cellula  a formare antiossidanti per rimuoverli. La luce blu, determina un aumento della produzione di radicali liberi, senza nel contempo segnalare il potenziamento dei antiossidanti per rimuover quelli in eccesso. Detto in modo tecnico invece di dirigersi verso il nucleo della cellula  i radicali liberi in eccesso restano al disotto della membrana cellulare, ,determinando la degenerazione della macula, con un abbassamento della  produzione di energia. La degenerazione maculare è la prima causa di cecità over 75 nei paesi  sviluppati con queste nuove tecnologie e luci.  Questo tipo di luce  possono anche accelerare , l’invecchiamento precoce della pelle. Se arrivi a casa stanco e stressato allora guardati attorno e osserva quante luci  che riflettono luce bianca e fredda, luce a emissione blu.

Ecco  un’altra conferma effettuata, nel 2011, uno studio pubblicato sull’American Journal of Publich Health  ha fatto vedere come negli ultimi anni ci sia stato un aumento del 12% delle malattie agli occhi. Non malattie agli occhi generiche, ma malattie causate dall’esposizione a fonti luminose

La luce fredda può essere paragonata al cibo spazzatura, la differenza è che il cibo ti riempie lo stomaco e puoi sentirti  sazio pur sapendo che ti fa male. La luce fredda viene assorbita a tua insaputa e senza che tenere da conto può causarti dei danni  irreparabili. Di sicuro a molte persone che lavorano in ufficio o luoghi illuminate con luce fredde e fosforescenti avranno difficoltà di concentrazione mentale.

JOHN NASH OTT

Una delle più grandi scoperte che vanno riconosciute a John Ott riguarda sicuramente gli effetti che i sistemi di luce naturale provocano sugli esseri viventi. Egli scoprì, infatti, che mutando la temperatura dei colori delle luci, non solo le piante tendevano a mutarne il genere, ma anche gli esseri umani assumevano comportamenti differenti. Un’adeguata proiezione della luce naturale era in grado di diminuire tanto un atteggiamento o troppo agitato di un bambino nell’ aula  scolastica. Quanto l’aggressività di un prigioniero costretto a vivere in cella. Analizzando le piante e gli esseri viventi, Ott arrivò alla deduzione che anche l’abilità della riproduzione cellulare è soggetta alle variazioni di luce.

Dove si nascondono queste luci fredde? La fonte principale è tutta la tecnologia che noi fissiamo incominciando dai Smartphone, Tablet, computer, schermi elettronici, lampadine led, illuminazione stradale. Nel suo libro SUPER  BRAIN DAVE ASPREY l’importanza della esposizione del nostro corpo alla luce fredda o blu. Per concludere se devi lavorare , studiare dovrai orientarti verso una lampadina a luce calda. La stessa cosa vale se sei indeciso sulla scelta della luce per leggere di notte.

Un caro saluto da Enrico

Le informazioni contenute in questo blog sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come una raccomandazione su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.