Cosa credono i corpulenti

Cosa credono i corpulenti

Cosa credono i corpulenti?

Credono di poter perdere peso quando e come vogliono basta evitare certi cibi, ma è realmente così?

Questo  lato psicologico è nella mente di chi vuole perdere peso pensando che  togliendo semplicemente i carboidrati funzioni, ma è veramente così?

I carboidrati sono stati demonizzati e lo sono tutt’ora per gli effetti devastanti. In effetti in questi ultimi 50anni il basso costo e l’uso spropositato di carboidrati sotto varie derivazioni ha agito in certe fasce economiche di popolazione medio bassa  per il loro prezzo accessibile a tutti. Ha facilitato ìl  sovrappeso prima e l’obesità  poi, una vera pandemia. Una piaga sociale, entrata fin nelle fasce della più tenera età infantile. 

Quindi quasi tutti “I DIETOLOGI O NUTRIZIONISTI”  quelli che  contano le calorie per perdere peso sembra che considerano tabù i carboidrati, questo perchè valutati su un concetto sbagliato, carboidrati raffinati  uguale aumento di peso e quindi mettono sullo stesso piano anche quelli integrali alla pari di pane, pasta, riso, biscotti e zucchero.

E’ vero i raffinati fanno ingrassare, mentre i cereali integrali no, se mangiati in quantità giuste. Quello che fa ingrassare sono le abitudini alimentari sbagliate, il mangiare troppo, mangiare cibi troppo  elaborati, cibi contenenti grassi, cibi non naturali.

Cosa credono i corpulenti

Quello che credono i grassoni è che spesso devono eliminare i carboidrati, la loro fonte di piacere, e così, tutto in un solo colpo si ritrovano persi; sono rimasti senza la loro fonte di cibo principale costretti quindi a mangiare cibi estremi, cibi proteici e iperproteici come carne per colmare quel senso di piacere. Questa famosa dieta che snellisce nel primo periodo senza o con pochi carboidrati è squilibrata e fa nascere inevitabili forti voglie di dolci, enormi scorpacciate di questi ultimi.

Per gli amanti della  carne, questi spesso non lo prendono in considerazione  che la carne oltre che essere  energia concentrata ( contrattiva, la maggior parte della carne proviene da allevamenti intensivi carichi di additivi chimici e antibiotici e ormoni per farli aumentare di peso velocemente con sostanze ingrassanti che rimangono dentro e chi mangia tanta carne di conseguenza può ingrassare  anche lui.

Quello che non credono i grassoni e che la carne  attiri i dolci, ma non sanno che un cibo qualsiasi cibo  contrattivo  si  equilibra con un cibo espansivo e i dolci son espansivi. Nel cervello del grassone quindi a sua insaputa si sviluppa un forte desiderio causato da cibo iperproteico che destabilizza il suo equilibrio mentale tanto che in poco tempo abbandona la dieta e recupera con interesse il peso perso.

Cosa dovrebbe credere un grassone? Dovrebbe credere che la formula per perdere peso è molto semplice. Seguire una alimentazione o meglio una nutrizione con cibi equilibrati cibi semplici  compatibili tra loro. Cereali integrali con verdure, frutta lontano dai pasti  o meglio mangiarla prima. se devi mangiare le proteine e derivati sempre abbinate alle verdure a foglia verde.

I carboidrati rappresentano e il cibo principale dell’alimentazione umana al di la di quello che che credano i grassoni. Una cosa sono i cereali raffinati privi di sostanze vitali, un concentrato di zuccheri e gli effetti son ben noti basta guardarsi attorno. Altra cosa sono i carboidrati assunti da cereali integrali a chicchi interi. Come dice un vecchio slogan “provare per credere”.

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario.  Tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute.

Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Un caro saluto da Enrico

La Pandemia Nascosta l’Obesità

La Pandemia Nascosta l’Obesità

La Pandemia Nascosta l’Obesità

L‘Obesità una pandemia nascosta, oppure che non vogliamo vedere o peggio ancora che si fa finta di non vedere. Nel frattempo questa  si sviluppa a macchia d’olio, non è veloce, ma è costante e continua.

Il sovrappeso e l’obesità, questo tema è sulla bocca di tutti. Dalle persone comuni, alle grandi strutture a livello sanitario che si occupano di questo. Nei mie post quando parlo dell’obesità o sovrappeso  generalmente parto sempre da un periodo storico ben definito. Il dopo guerra e l’inizio degli anni 50 del secolo scorso.

Ora la pandemia è divenuta una parolona che desta preoccupazione se concernente  al virus o a certi virus come il Covid. Ma ci sono pandemie che in questi ultimi 50 anni si sono diffuse silenziosamente sotto gli occhi di tutti e sono entrate nella maggioranza delle case indistintamente dalla classe sociale, e mano a mano hanno colpito le fasce di età sempre più giovani arrivando fino all’infanzia, ai primi anni di vita quando il bambino si sta formando e  sta sviluppando le sua struttura fisica e immunitaria. Mentre nei paesi  Occidentali mano a mano cresceva il livello di benessere economico, di pari passo aumentavano le persone in sovrappeso, e da li ad arrivare all’obesità è stato un attimo.

Chissà perchè dietro le quinte ad influenzare questo tipo di vita erano le grandi case  e industrie alimentari con questi spot pubblicitari con la famiglia a tavola e sopra  i vari prodotti reclamizzati. Questo per un lungo periodo, poi dagli anni 2000 il avanti, nel frattempo la popolazione era più che raddoppiata dai  miliardi 2.480.si era passati ai 6miliardi.

Nel frattempo con il crescente fabbisogno di cibo per sfamare la popolazione  la qualità di esso  sempre più raffinata e scadente, Si sa lo zucchero e  i grassi costano poco e introdotti con gli aromi artificiali diventano gustosi al palato. Cosi con l’avvento di tecnologie e il diffondersi del modello alimentare occidentalizzato anche nei paesi in via di sviluppo il sovrappeso e l’obesità prendevano piede.

La Pandemia Nascosta l’Obesità

L’obesità è una delle principali preoccupazioni sanitarie, anche nei paesi
a reddito medio e basso, a causa della sua associazione con malattie croniche come il diabete,
le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro

Per esempio la prevalenza di sovrappeso e obesità in India è raddoppiata negli ultimi due decenni, l’India non ha riconosciuta l’obesità come una delle principali preoccupazioni sanitarie
su cui agire. Ritornando in occidente la crescita dell’obesità in età infantile preoccupa da tempo le autorità sanitaria dei paesi dell’Unione Europea. L’Italia, con Cipro, Grecia, Malta e Spagna si colloca tra i paesi con i più alti tassi di obesità infantile.
La prevalenza in Italia è pari al 18%, dato che raggiunge il 19% negli adolescenti. Come per gli adulti, si osserva un
forte gradiente territoriale nella distribuzione dell’obesità tra la popolazione giovanile con i valori più alti nelle
regioni meridionali, come Campania (37,8%), Molise (33,5%), Basilicata (32,4%), Abruzzo e Puglia (31,2%).

La Pandemia Nascosta l’Obesità

Per la generazione della mia età che ha cavalcato forse una delle ere più veloci e tecnologiche del pianeta Terra dalla comparsa dell’uomo. Quindi dagli anni cinquanta del secolo scorso in avanti l’umanità è testimone di quanto il progresso abbia portato in pochi anni la popolazione alla problematica opposta alla carenza di cibo. Prima i derivati del denutrizione, ora i derivati  e conseguenze ancora più gravi dell’eccesso da cibo scadente. La Sanità locale e mondiale si è dovuta organizzare e strutturare per fronteggiare le conseguenze di una cattiva alimentazione. Troppi zuccheri e troppi grassi nascosti, il risultato: Diabete Ictus  Infarti, Cancro ecc…

Il diabete dati nel 2015  ha causato 5 milioni di morti  (un decesso ogni 6 secondi), e questa non è pandemia?

Il diabete causa 73 morti al giorno in Italia, quasi 750 in Europa. Il dato è “tanto più allarmante se si considera che gli italiani che soffrono di diabete sono circa l’8% della popolazione adulta”.

La Pandemia Nascosta l’Obesità

Qui pochi media danno l’importanza dovuta e poche informazioni per non causare allarme. Niente informazioni martellanti. Se usassero la stessa tenacia come per il Covid, vedremo in poco tempo un cambiamento drastico sulle abitudini alimentari e un grande beneficio sia a livello di benessere fisico, che di riduzione di spesa pubblica della sanità in questo campo. Come citava un vecchio spot; meditate gente, meditate gente, meditate.

Ciao un saluto da Enrico e al prossimo post

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Zucchero e ipoglicemia

Zucchero e ipoglicemia

 

Zucchero e ipoglicemia

E’ risaputo oramai da parecchi anni che lo zucchero fa male, ciò nonostante il consumo a livello mondiale cresce in continuazione e gli effetti sono evidenti. Nessuno osa mettere in dubbio questo dato di fatto che quasi in ogni casa ci sono persone sovrappeso e in una buona percentuale di queste famiglie ci sono persone obese.

Zucchero e ipoglicemia

Per avere una idea di come questa crescita esponenziale si sia materializzata bastano fare delle semplici ricerche nel web. Partendo dallo scorso secolo dal 1900 ad oggi le cifre sono raccapriccianti. Il consumo medio Mondiale a quel tempo si aggirava

pressa poco 1kg all’anno. Oggi in Italia consumiamo mediamente circa 75 grammi di zucchero a testa al giorno per un totale di 28 kg di zucchero pro capite all’anno e pensate che negli Stati Uniti ne consumano quasi 45 kg. Di certo non c’era l’economia e la possibilità di acquistarlo, e non c’erano tutte le varianti. Quando si dice zucchero, si parla dei mille aspetti dalla trasformazione dei carboidrati delle farine, alle bibite e a qualsiasi alimento elaborato per la preparazione dei cibi.

Zucchero e ipoglicemia

Da più di 100 anni gli scienziati hanno potuto osservare gli effetti nocivi dello zucchero sulle persone. Questo concentrato di carboidrato depurato e raffinato, al giorno d’oggi è parte integrante dell’alimentazione moderna. La conseguenza, un super lavoro del Pancreas nel produrre l’insulina per abbassare la curva glicemica. E’ proprio da questo punto di partenza che inizia il circolo vizioso: la famosa altalena glicemica e la super produzione di insulina abbassando sotto il livello ottimale la glicemia, andando in ipoglicemia.

Quello che molti non sanno è che qualsiasi zucchero o carboidrato introdotto nel corpo deve essere trasformato in zucchero semplice che va nel sangue, ma che non può essere utilizzato in questa forma. Ci vuole l’insulina sostanza  prodotta dal Pancreas, che permette alla cellule di assorbire e metabolizzare lo zucchero.

Zucchero e ipoglicemia

Ecco come in questi anni milioni di persone inconsciamente e attratti dalla golosità e dipendenza da zuccheri hanno sottoposto questo organo ad un continuo e costante produzione  di insulina fino all’eccesso, ed è a questo punto che iniziano gli squilibri  glicemici facendo gocciolare l’insulina nel sangue abbassando gradualmente il livello fino ad abbassarlo troppo mandandolo in ipoglicemia.

E qui arriviamo alla famosa altalena che dura circa due ore. Dopo aver mangiato troppo dolce o semplicemente mangiato troppo la curva glicemica si abbassa e qui ci si sente irritati, stressati, stanchi e affamati e in questa situazione si desidera qualcosa di dolce. Quindi se prendi ancora del dolce si produce ancora più insulina e dopo un aumento iniziale il livello di zucchero scende a livelli ancora più bassi. In questa situazione il corpo viene ancora più stressato e potenzia i sintomi di prima.

Continuando con questo stile di vita o queste abitudini il Pancreas si affatica  e rallenta la produzione di insulina o smette, questo provoca un alto livello di zuccheri nel sangue, nelle urine e poi il diabete. In Parallelo in questi anni tutto lo zucchero introdotto nel corpo non è stato consumato di conseguenza accumulato sotto forma di grasso con tutte le conseguenze. Ma questo è un altro tema degli effetti dello zucchero. Questo detto in parole semplici è il risultato di quello che uno mangia distribuito nel tempo.

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario.Nessuna affermazione  vuole essere una raccomandazione su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute, per questo ripeto ci sono i medici .

Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Ciao un saluto da Enrico e al prossimo post..

Obesità infantile e alimentazione.

Obesità infantile e alimentazione.

Obesità infantile e alimentazione.

Oggi ti parlo di obesità infantile e alimentazione. Come vedi il futuro di tuo figlio?

Generalmente che tu lo voglia o no il futuro di tuo figlio dipende dal tuo stile di vita e nei primi tre anni è di vitale importanza.
Quello che una mamma dà come alimento al suo bebé può essere determinante per lo sviluppo della sua vita. Guardatevi intorno e osservate quanti nuclei famigliari siano diventati un clone della  famiglia Botero. (senza nulla disprezzare la famiglia in questione)

Di chi è la responsabilità se in un nucleo famigliare  ci si  riduce così?
Di certo non quelli che sono appena nati. Ci sono diverse opinioni su quanto influisca  l’alimentazione per il benessere di una persona.
Molti studiosi di nutrizione stanno mettendo l’attenzione su quanto sia importante l’alimentazione nei primi tre anni di vita o per meglio dire nei primi 1000 giorni.

Obesità infantile e alimentazione.

Quello che un tempo i nutrizionisti credevano.

Dopo un lungo periodo che inizia negli anni 60  del sec…scorso, dove gli “esperti di nutrizione” davano risalto ad un tipo di alimentazione, ad esempio sconsigliavano l’allattamento al seno, inserendo  vari tipi di latte in polvere, hanno visto che questo non era appropriato.
Questo perchè credevano che un  elevato apporto di proteine animali e con i suoi derivati  servissero per il benessere e lo sviluppo del neonato.
Ora, si incomincia ad intravedere che gli effetti negativi di questa superalimentazione proteica  troppo raffinata e troppo elaborata  è sotto gli occhi di tutti; non parlo solo di sovrappeso che è il fattore visibile, ma di tutte quelle carenze che hanno portato  il bambino diventato adulto a ritrovarsi  nei guai con valori  del sangue sballati, e inoltre  come difese immunitarie basse, intolleranze alimentari, allergie,  celiachia, intestino pigro, e così via.

Quello che un tempo i nutrizionisti credevano.

E’ anche vero innanzi tutto, che in questi ultimi 40 anni con la globalizzazione, la varietà di alimentazione in base alla zona geografica terrestre, si sta assottigliando, tanto che anche nei posti più impensabili, come nei paesi del sud est asiatico, tipo: Cina, Corea, Giappone per citarne alcuni, l’alimentazione elaborata mordi e fuggi del finto benessere sta prendendo piede, ed anche questi paesi un tempo presi a modello ora stanno subendo una trasformazione morfologica e sempre più fasce di età giovanili stanno accumulando grasso che con il tempo li porterà alla obesità.

Obesità infantile e alimentazione.

Ci sono delle soluzioni? Si.
Viviamo in un’era dove la comunicazione è protagonista e le alternative ci sono, e tu mamma o genitore puoi e devi informarti sulle possibilità che ci sono per far in modo che nei primi 1000 giorni la tua creatura si formi in modo sano e forte.

Generalmente dove inizia quella linea sottile che può deviare da quello che ti eri prefissata?

Passano i mesi e già al ottavo nono mese si incomincia con delle vere e proprie  bombe di proteine animali, ma quando si arriva al 18° mese all’incirca è qui che si inizia ad abituare il bimbo o bimba, ad assaggiare il cibo che prepari per il resto della famiglia; non è forse vero che questo avviene per la maggior parte dei neonati?

Perchè, secondo te,  il bimbo ha già dei dentini atti a tagliuzzare e masticare il nuovo cibo.

Questo è un punto critico, un passaggio graduale ad una alimentazione da adulto, e qui conta molto  lo stile di vita e alimentazione della famiglia.

Quello che molte persone non sanno o fanno finta di non sapere è che abbiamo i dati del OMS o ministero della sanità mondiale, che nonostante le informazioni su cosa si debba prediligere come cibo, le persone non rispettano queste informazioni, anche forse perchè non lo sanno.

Nel mondo occidentale e non, si stima che le persone in sovrappeso siano più di 2.300.000.000 di cui 700 milioni obesi.
In Italia 16 milioni sono in sovrappeso di cui 4 milioni obesi.
Negli ultimi ultimi 5/6 anni a causa di diversi fattori, tra cui l’impoverimento della società e cibo scadente, si stima che ci sia stato un aumento vertiginoso di circa il 25% di sovrappeso.

Obesità infantile e alimentazione.

Il dato più allarmante è che la fascia più esposta siano i giovani con bambini che vanno dai 6 agli 11 anni: solo loro sono più di 1.450.000.
Sempre in Italia si stima che oltre 50.000 decessi sono legati all’obesità.
Questa è una vera e propria epidemia o piaga alimentare della società moderna, perchè così deve essere  considerata  è in aumento del 5/6% all’anno.
Abbraccia tutte le fasce di età, dai bambini, gli adolescenti, gli adulti e gli anziani.

Obesità infantile e alimentazione.

Ripeto…..L’eccesso alimentare, la scarsa qualità del cibo aumentano gli squilibri ormonali, di conseguenza il sistema cardiocircolatorio, colesterolo, ipertensione e zuccheri nel sangue in eccesso.
Ecco alcune regole per prevenire il sovrappeso e obesità.

  • 1) La base: una alimentazione equilibrata, in famiglia.
  • 2) Usare con moderazione sale e zucchero.
  • 3) In gravidanza alimentarsi con cibi vegetali variati e carboidrati  integrali.
  • 4) Per il neonato allattamento al seno il più a lungo possibile, anche due anni.
  • 5) Limitare le proteine animali e non introdurre latte vaccino nei primi anni di vita (meglio non usarli  mai).
  • 5) Rispettare gli orari dei pasti del neonato.
  • 6) Usare grassi buoni derivati dal pesce, e dagli olii extravergine di oliva, o da oli di semi spremuti a freddo.
  • 7) Mangiare tanta  frutta e verdura, abituare il bambino a mangiare le verdure (Non è vero che ai bambini non piacciono le verdure).
  • 8) Avere un buon stile di vita il che comprende non solo il cibo, ma anche della attività fisica motoria.
  • 9) Fare uso di cibi Bio e Intergali.

Sono semplici cose che messe in pratica producono risultati duraturi.

Prevenire è meglio che curare.
Come è stato pubblicato in un post “Fast-food recente meglio pagare il prezzo prima che poi con gli interessi. 

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Ciao un saluto da Enrico e al prossimo post..