Zucchero e invecchiamento corporeo

Zucchero e invecchiamento corporeo

Zucchero e invecchiamento corporeo

Forse non tutti sanno che ….

Mangi troppo zucchero? Lo si legge in faccia. Gli anglosassoni lo chiamano “sugar face”,  o faccia da zucchero, un fenomeno caratterizzato da un’alta presenza di zucchero nella dieta. Zucchero  e invecchiamento corporeo Il risultato è visibile sul volto, segnali come: acne, borse sotto gli occhi, pallore e invecchiamento cutaneo.

La pelle è la prima cosa che ci racconta: rivela il nostro umore, lascia trasparire le nostre emozioni, e, certamente, il nostro stato di salute. La bellezza, infatti, non è solo quella che dimostriamo all’esterno, ma è lo specchio di ciò che ci portiamo dentro

Tutto parte sempre  da cosa introduciamo all’interno del corpo. L’esterno non è altro che la facciata  o lo specchio interiore del benessere o malessere del proprio corpo.

Non dobbiamo sottovalutare che ci sono diversi fattori legati all’invecchiamento del corpo umano:

  1. Lo stress  ossidativo conscio ed inconscio
  2. Lo stile di vita
  3. L’inquinamento atmosferico
  4. Il cibo

Lo zucchero sotto forma di varie composizioni è cibo che necessita per il corpo e si assume sotto varie vesti, come i carboidrati   semplici e complessi,  zuccheri tratti dalla frutta,  zuccheri raffinati zuccheri chimici ,come saccarosio, glucosio, e fruttosio.

Un eccesso di zucchero assunto nelle svariate forme  di lavorazione e ingerito non solo crea squilibri glicemici con le ben note evidenze nel peso e nelle sue forme degradate, vedi diabete e scompensi cardiaci.

Ci sono tanti altri fattori che contribuiscono ad una produzione eccessiva dei  radicali liberi,( gli aggressori della cellula), ma non tutti sanno che una delle cause maggiori sono gli zuccheri che assumiamo e in un articolo su questo blog ne parlavo come causa principale di certe malattie causate dal  sovrappeso e dalla dipendenza che gli zuccheri danno.

Zucchero e invecchiamento corporeo

Se c’è una cosa che occorre sapere sull’invecchiamento  è che non è un processo passivo e su di esso si può intervenire per controllarlo, affinchè avvenga il più lentamente e meglio possibile, partendo dall’alimentazione.
La dieta, intesa come regime alimentare quotidiano (e non come piano alimentare finalizzato al mero dimagrimento), riesce a condizionare lo stato della nostra pelle, delle ossa, della mente e di ogni parte del nostro organismo.

L’invecchiamento  inanzi tutto non è dato dall’età,ma dallo stato fisico del soggetto e lo stile di vita influisce parecchio sul soggetto.

Ci sono di fatto giovani vecchi e vecchi giovani, mentre la maggior parte delle persone, soprattutto le donne.

Evita o riduci al minimo le bibite zuccherate, succhi di frutta e dolci per motivi di peso, ma pochi e non tutti sanno che esiste un legame forte tra eccesso di zuccheri e invecchiamento.

LO ZUCCHERO: fa ammalare e accelera l’invecchiamento

Quando si tratta di malattie cardiovascolari, si parla spesso di colesterolo, ipertensione, tabagismo, sedentarietà, sovrappeso… I nutrizionisti e i cardiologi che affermano che occorre “evitare tutti i grassi” probabilmente non hanno tenuto conto dei progressi scientifici ottenuti a riguardo negli ultimi anni, né del fatto che bisognerebbe limitare il consumo di frittura pur continuando a consumare acidi grassi, anche saturi, se si tratta di quelli a catena corta o media.
Ciò nonostante, quasi tutti gli operatori sanitari dimenticano di riconsiderare i carboidrati, in particolare quelli a elevato indice glicemico e gli zuccheri aggiunti o nascosti ovunque nei prodotti trasformati! Tuttavia, i fenomeni di glicazione al livello delle arterie sono molto più dannosi rispetto a un livello di colesterolo leggermente superiore al normale!

La glicazione colpisce i muscoli, i vasi sanguigni, gli occhi, il cervello e altre parti vitali.

I segni esterni di invecchiamento (rughe, macchie sulla pelle, perdita dei capelli, trasformazione dell’aspetto) si traducono in ritardo in un invecchiamento già ben avanzato all’interno del tuo corpo. Uno dei segni dell’invecchiamento interiore è la glicazioneLa glicazione è una reazione causata da un tasso stranamente elevato di zucchero sanguigno (glucosio). Il glucosio in eccesso reagisce spontaneamente con le proteine che formano gli agglomerati molto resistenti alla distruzione. Queste proteine modificate, dette « glicate » o « caramellate » perdono la loro attività biologica per diventare totalmente inutili o estremamente nefaste per l’organismo! Giorno dopo giorno, si ammassano nelle nostre cellule senza mai poter essere eliminate.

 

Troppo spesso vengono “incriminati” i grassi, mentre i carboidrati non destano sospetto a causa del loro basso apporto calorico. Eppure improvvisi aumenti della glicemia nel sangue dovuti al consumo di prodotti ricchi di zuccheri, alimenti a elevato indice glicemico o eccessivo consumo di carboidrati a ogni pasto, possono determinare una “caramelizzazione” delle proteine al livello vascolare. Questo fenomeno però non si limita soltanto ai vasi…

Zucchero e invecchiamento corporeo


Di fatto funziona a questo modo e detto in parole semplici  quando una cellula viene  a contatto dello zucchero in eccesso,questa viene glicata  si indurisce e perde elasticità.

Per farti un es.. è come se prendi dello zucchero e con un pò di acqua lo metti sopra il fuoco in una pentola  e lo caramelli, da granuloso e morbido comè, diventa bruno e duro.  Hai presente quei croccantini  caramellati che si vendono nei mercati o alle fiere tipo le nocciole, le arachidi, mandorle, cosi diventa la nostra cellula a contatto con eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati.  

I ricercatori britannici hanno esaminato campioni di sangue di oltre 1.100 donne (di età compresa tra 18 e 76 anni) e hanno scoperto che i soggetti obesi avevano una età biologica di nove anni maggiore rispetto ai loro coetanei più magri, contro un aumento dell’età di 7,4 anni per i fumatori di lungo corso.”

Sappiamo che l’obesità aumenta il rischio di molte malattie e di morte precoce, ma non solo: il grasso in eccesso accelera il processo di Zucchero e invecchiamento corporeo spiega l’autore dello studio il dottor Tim Spector del St. Thomas Hospital di Londra .

Il Dott. Bruce Ames , un genetista molecolare celebrato a livello internazionale per il suo lavoro pionieristico sul legame tra nutrizione e integrità del DNA , è famoso per la sua “Teoria Triage ” della nutrizione: in essa sostiene che le carenze nutrizionali possono accelerare l’invecchiamento , costringendo il corpo a sacrificare a lungo riparazione del DNA a favore della necessità immediate del corpo.

Zucchero e invecchiamento corporeo

Cosa dobbiamo fare per rallentare questo procedimento?

Per limitare tutta la glicazione supplementare, sei misure sono indispensabili:

  1. Limita o sopprimi gli alimenti zuccherati come pasticcini, torte, dolciumi, bevande gassate ecc.
  2. Dai la caccia agli zuccheri nascosti limitando piatti e salse pronti, le preparazioni surgelate ecc.
  3. Preferisci le cotture dolci: vapore, al cartoccio ecc.
  4. Aumenta il consumo di legumi (soprattutto) e frutta (anche)
  5. Sostituisci pasta, patate e riso con farinacei digeriti lentamente. Come quelli a « indice glicemico basso» : pasta integrale, riso basmati, patate dolci, lenticchie, fagioli rossi e bianchi, piselli ceci, grano saraceno ecc..

Una volta prese queste misure, devi aiutare il tuo corpo a sbarazzarsi del suo attuale cumulo di proteine glicate.

L’ attività fisica sicuramente aiuta bruciando parecchi zuccheri, ed espellendo attraverso la sudorazione e le funzioni fisiologiche l’eliminazione delle proteine glicate dall’organismo.

Un buono e sano stile di vita aiuta ,quindi non solo attività fisica e sport , ma una alimentazione che aiuti il fegato a produrre gli enzimi per combattere  questo processo e la carnosina è uno dei dei deterrenti naturali prodotti per rallentare tale processo.

Niente viene per caso.
 
Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute

 

Frutta e verdura quante  porzioni al giorno

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

Frutta e verdura quante porzioni al giorno, per le persone che vogliono migliorare il loro stile di vita. Molti lo sanno altri non sono sicuri del quantitativo di vegetale che deve essere assunto per stare in forma e   quant’è grande una porzione di frutta o  verdura.

In questi ultimi periodi sempre di più  i media, nutrizionisti,  OMS e l’organizzazione mondiale della sanità  mette in risalto, l’uso della frutta e verdura.

Parlare di frutta e verdura e  quante porzioni al giorno  siano necessarie, di queste benedette porzioni  si parla  ed  è fonte di discussioni. Quello che non è ben chiaro è  del peso o grammatura pochi lo percepiscono non sanno quanto sia la quantità giusta non solo ma come possono essere composte.

E’ l’uovo di colombo provare per credere.

Questa regola ora diventata una necessità era adottata già negli anni trenta del secolo scorso dalla dottoressa  Kousmine  per migliorare la salute dei pazienti . Di fatto i vegetariani e i vegani la adottano da tantissimo tempo.

Una persona che spiega bene  come adattare al meglio il consumo di queste porzioni è un personaggio diventato celebre per aver aiutato tantissime persone a seguire questo stile di alimentazione. E lui stesso si ritiene miracolato, la sua storia la puoi sentire direttamente da questo personaggio Don Sergio Chiesa e il metodo Kousmine .

Il Metodo Kousmine, dal nome della dottoressa svizzera di origine russa che lo ha ideato, si è rivelato efficace nel migliorare le risposte del sistema immunitario. Utile quindi nel prevenire e combattere malattie autoimmuni o altre legate a squilibri dell’organismo.

Esso si basa su quattro “pilastri”: una sana alimentazione; la lotta contro l’anormale acidificazione dell’organismo; l’igiene intestinale; l’uso di appropriati integratori.

Utile per chi è malato, esso aiuta le persone sane a prevenire le malattie e rafforzare il loro stato di salute.

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

Questa conferma ora viene approfondita e studiata in Inghilterra ed i ricercatori della ‘Health Survey hanno utilizzato in ‘Inghilterra per studiare le abitudini alimentari di 65.226 persone rappresentative della popolazione inglese tra il 2001 e il 2013 e hanno scoperto che più frutta e verdura mangiavano, meno probabilità di morire a qualsiasi età. Mangiare sette o più porzioni riduce il rischio specifico di morte per cancro e malattie cardiache del 25% e del 31% rispettivamente. La ricerca ha anche dimostrato che le verdure hanno benefici per la salute significativamente più elevati rispetto alla frutta.

Così si è scoperto che chi mangia sette o più porzioni di frutta e verdura ogni giorno riduce del 42% il rischio di morte rispetto a chi ne consuma una sola. Nello specifico il rischio di morire di cancro è del -25% mentre per la malattie cardiache si parla del -31%.

Anche chi mangia meno frutta e verdura può beneficiare degli effetti positivi di questi alimenti sull’aspettativa di vita: rischio morte -14 % per chi consuma 1-3 porzioni di frutta e/o verdura al giorno, -29% per tre o cinque porzioni, -36 % da cinque a sette.

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

Mangiare ogni giorno cinque  sette porzioni di frutta e verdura è alla base della piramide alimentare ed è uno dei consigli offerto maggiormente dai nutrizionisti per mantenere un buon stato di salute fisica.
Con questo messaggio  alcuni, o parte delle persone coinvolte  si sente libera di “abusare” sulla quantità e di mangiarla a qualsiasi ora della giornata.

In realtà, la chiave di questo metodo salutare sono le porzioni. 

La regola è semplice: consumare cinque sette volte al giorno  porzioni  di frutta colorata (100/150 g al pezzo) e verdura (200 g) ogni 3 ore circa, così da rendere stabile il valore di zucchero nel sangue (glicemia) durante la giornata e migliorare la sazietà.
I frutti possono essere inseriti 3 volte al giorno sempre  all’inizio  di un pasto principale, come colazione, o lontano  come spuntino “spezza fame”; mentre le verdure non dovrebbero mai scendere sotto delle 2 volte al giorno, ” certo 100g o 150g di insalata, o 250/300 g di  verdure come broccoli cavolfiori carote ,zucchine, è più di un contorno o piatto di pietanza, quando si parla di porzioni queste sono le indicazione dell’OMS.
Parti con 5 porzioni questo è il minimo, e poi arriva con il tempo  anche a 7/8.

Per una buona digestione e un buon funzionamento dell’intestino, la regola ideale è iniziare il pasto con gli alimenti liquidi, acqua verdura , frutta e solidi.

L’acqua naturale 1/2 lt  mezzora prima dei pasti, verdura , frutta e  poi i solidi, se ti abituerai ad invertire i fattori ti sarà più facile raggiungere l’obiettivo delle porzioni.

PS.  Mai dopo un pasto per un principio di enzimi digestivi, per lo stomaco è molto più semplice trasformare digerire un frutto quindi trasformare del fruttosio o zucchero della frutta in glucosio unico zucchero compatibile per il corpo umano, che un carboidrato o una proteina altri procedimenti digestivi altri tempi.

Se non riesci a raggiungere il tuo obiettivo ecco alcuni suggerimenti pratici.

Frutta e verdura quante porzioni al giorno.

Quali sono alcuni consigli per raggiungere il numero magico’ di frutta e verdura ogni giorno?

1.      Aggiungi la frutta ai frullati per una bevanda gustosa e nutriente.

2.      A colazione, aggiungi frutta affettata ai cereali o fette di pomodoro o di avocado sul pane tostato.

3.      Frutta e verdura sono spuntini sani – consuma un frutto, una carota o del sedano come spuntino.

4.      Tieni  la fruttiera sempre piena di frutta in modo che ti sia più facile averne a disposizione.

5.      La cena è un buon modo per aumentare l’assunzione di verdure. E’ facile aggiungerla  come contorno a carne o pesce.

6.      La varietà in cucina è necessaria per alleviare la noia. Prova qualcosa di nuovo ogni giorno:  arrosto, bollito, al vapore o ai ferri.

7.      Anche se fresco è meglio, frutta e verdura congelata o in scatola sono sempre da tenere in considerazione. Se si sceglie la frutta in scatola, preferire quella senza sciroppo di zucchero e  a basso contenuto di sale e zucchero .

8.      Un bicchiere di succo di frutta al 100% non zuccherato conta come una normale porzione.

9.      Se ne hai la possibilità, coltiva in proprio frutta e verdura!  Sembra avere un sapore migliore quando ci hai messo del duro lavoro!

10.   Compra ciò che è di stagione – ha un sapore migliore ed è generalmente più economico.

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

 

Ora sembra che le cinque o sette porzioni al giorno non bastino.  Alcuni studi recenti  della  hanno stabilito che sarebbero meglio  “10” dico, dieci porzioni al giorno, quasi uno diventa una capra.

Non è certamente così. Sicuramente vegetali con meno sostanze  e frutta cresciuta con enorme quantità di acqua può portare ad avere dei vegetali con meno concentrazione di vitamine minerali.

95 studi su più di 2 milioni di persone

Ecco quale risultato compare da uno studio effettuato  da una ricerca pubblicata qualche giorno fa sull’International Journal of Epidemiologyha revisionato 95 studi e 142 pubblicazioni condotti in tutto il mondo sulla relazione tra consumo di frutta e verdura e malattie cardiovascolari, cancro e varie cause di mortalità.

In particolare, sono stati analizzati 44 studi europei, 26 americani, 20 asiatici e 5 australiani, per un totale di circa 2 milioni di persone coinvolte (a partire dal 1947). Ma analizziamo più nello specifico i dati emersi dalla ricerca

Quindi fai scorta di frutta e verdura sane, gustose e nutrienti presso i mercati locali, i negozi di frutta e verdura o al supermercato.

Sempre più persone si stanno avvicinando o aprendo a qualcosa di alternativo per compensare le carenze alimentari, e osservando le scaffalature dei negozi di articoli casalinghi incontriamo molti e diversi elettrodomestici atti per la trasformazione di frutta e verdura  e ricavare ottimi frullati,  non a caso chi si cimenta  con questi ottiene ottimi risultati.

Frutta e verdura quante porzioni al giorno

Tuttavia, le persone non dovrebbero sentirsi scoraggiate da un grande obiettivo come sette. Qualunque sia il tuo punto di partenza, vale sempre la pena di mangiare più frutta e verdura. Nel nostro studio anche quelli che mangiavano da una a tre porzioni avevano un rischio significativamente inferiore rispetto a quelli che ne consumavano meno di uno.

Stile  di vita 

Naturalmente gli esperti hanno sottolineato che anche altri aspetti dello stile di vita sono fondamentali per aumentare l’aspettativa di vita: ad esempio non fumare o bere eccessivamente e fare attività fisica, fattori di cui è stato tenuto conto nel corso della loro ricerca.

Le informazioni contenute in post sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi consultare un medico.

Centrifughiamo  o frulliamo i chili di troppo

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Mai come in questo periodo di tempo stà prendendo piede l’importanza di dare al proprio corpo tutte le attenzioni e le sostanze  e i nutrienti necessari per nutrire le cellule. I centrifugati  e i frullati sono   molto di più che delle bevande naturali. Sono  molto utili per  l’organismo  e per raggiungere l’obiettivo desiderato la perdita di peso.

Mantenere un peso forma è molto importante non solo a livello estetico ma anche e soprattutto perché il sovrappeso è un fattore di rischio per diverse squilibri tra cui le problematiche di tipo cardiovascolare e i disturbi metabolici. Quando si ha a che fare con qualche chilo di troppo, o ancor di più se si è obesi, è importante prendere le giuste misure ed impegnarsi a dimagrire quanto prima.

Per questo centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo.

Se un tempo i centrifugati e i frullati erano considerati   bevande per vegani e persone naturiste o per qualche esaltato che voleva perdere peso velocemente ora la visione sulla nutrizione  è cambiata. I centrifugati ed i frullati  vengono inserite in un conte

sto alimentare  come integrazione e un apporto di vitamine e minerali  per benessere micro e macro elementi.

Negli ultimi anni quella dei frullati è diventata proprio una moda. Si tratta di una tendenza salutare, un modo di assumere sotto forma di bevanda quella frutta e verdura che ogni dieta sana e corretta ci chiede di consumare 5 volte al giorno. Ben venga quindi questa moda e ben vengano riviste, siti e blog di cucina che ci propongono ricette per tutte le stagioni. Con combinazioni di ingredienti più vari, ma sempre ortaggi e frutta alla base, si possono preparare bevande detox, rivitalizzanti, energizzanti, reidratanti, anti stress e così via, dove il gusto e il benessere si incontrano in un bicchiere.

Quindi  questi centrifugati o frullati sono un tocca sano per il controllo del peso. E’ altrettanto vero che la perdita di peso da sola senza modificare il proprio stile di vita può essere molto pericoloso.

Quasi tutti oramai  sanno quanto questo sia deleterio vedere i propri sforzi e rinunce  andare in fumo in poco tempo e riprendere il peso perso, con gli interessi. Senza un approccio mentale equilibrato e ben educato,riacquistare i chili persi è un attimo e questo si chiama effetto yo-yo, mai sentito parlare?

Questo accadde perchè  il cervello  non viene educato

ad un buon e sano stile di vita  e quindi molla la presa. Quando succede la mente vede  e respirava  solo rinunce e sacrifici.

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Quali sono le differenze tra centrifugare e frullare?

Tanti nomi per indicare dei concentrati di benessere. Partiamo dalla differenza tra centrifugati e frullati. Il centrifugato è un concentrato di vitamine e sali minerali ottenuto mediante centrifuga di frutta o verdura.

Il succo estratto con la centrifuga andrebbe consumato subito per ottenere il massimo dei benefici e possibilmente senza aggiungere zuccheri. In alternativa, il succo può essere utilizzato per preparare dei ghiaccioli salutari alla frutta o bevande fresche alla frutta, anche alcoliche. Lo scarto prodotto dalla centrifuga è notevole e rappresenta la fibra della frutta e della verdura: per evitare sprechi, è possibile utilizzare la polpa inserendola ne

lle ricette di torte e biscotti.

L’estrattore separa il succo dalla polpa e dalla buccia. Spesso quindi centrifugato è sinonimo di estratto. Il frullato  invece  è una bevanda che si ottiene mixando frutta frullata e latte fresco.

Il frappè si ottiene quando al frullato si aggiunge il gelato. Lo smoothie infine è una bevanda di frutta o verdura frullata; nella preparazione si aggiunge acqua e yogurt magro oppure, se siete vegani, latte di soia latte di riso, latte di mandorla,ecc…   una bevanda puramente vegetale.

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Vantaggi

Il vantaggio della centrifuga è che da la  possibile di  ottenere il succo da quasi tutti i vegetali crudi, anche quelli più duri, come broccoli e carote. Non è invece possibile estrarre il succo di vegetali a foglia o erbe aromatiche, come invece avviene con l’estrattore di succhi.
Il vantaggio del frullato rispetto al succo ottenuto con la centrifuga, mantiene al suo interno anche la polpa, quindi i frullati sono ricchi di fibre utili per il buon funzionamento dell’intestino. Sempre grazie al contenuto in fibre, i frullati saziano molto rispetto ai succhi ottenuti con la centrifuga, quindi possono essere consumati a colazione o anche come sostituti di un pasto quando non si ha tempo di cucinare o si sta seguendo una dieta dimagrante ipocalorica.
Questo concetto dei due frullati al giorno in

sostituzione di un pasto calorico  e di una colazione viene adottato da più di trent’anni negli U.S.A  da diverse aziende  e poi divulgato in tutto il mondo.

Nonostante ciò il mondo ingrassa sempre più. La gola e la dipendenza da zuccheri e dal cibo spazzatura e enorme.

Quali sono le differenze tra i due, centrifuga e frullatore?

Le centrifughe sono piccoli elettrodomestici che, sfruttando la forza centrifuga, estraggono il succo di frutta e verdura crude, eliminando la polpa. Il prezzo di una centrifuga è molto variabile ma per avere una centrifuga di buona qualità è sufficiente una spesa di circa 100 euro.

 Il frullatore ha un costo più contenuto rispetto alla centrifuga e permette di non sprecare la polpa della frutta, quindi i frullati saziano di p

iù rispetto ai succhi; la frutta e la verdura vanno però pulite prima di essere frullate e se il frullatore non è abbastanza potente potrebbe non essere in grado di frullare verdure troppo dure. Il frullatore è adatto a chi vuole preparare frullati nutrienti che apportino anche fibra all’organismo.

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Pensare di dover cambiare alimentazione  solo temporaneamente è deleterio. come accennato sopra l’effetto yo-yo  è dietro l’angolo. Solo perché si è raggiunto il proprio peso forma, o raggiunto il proprio obiettivo non significa che si può sospendere la dieta. Festeggia il tuo successo, ma non ricadere nelle vecchie abitudini per non riguadagnare il peso perso. Rendi permanenti le nuove scelte alimentari, non considerarle solo temporanee:  una dieta sana non riguarda solo la perdita di peso: si tratta della scelta di uno stile di vita sano!
 
Perdere la motivazione
 – La motivazione è  parte integrante del rimanere attaccati al proprio piano alimentare e di esercizio fisico. Circondati di familiari ed amici che incoraggiano la tua decisione. Ciò è particolarmente importante quando si nota che risultati sono nella fase di ‘plateau’ piattaforma . Prova a mettere post-it e fotografie motivanti qua e là per la casa e nella dispensa per ricordare a te stesso i tuoi obiettivi e a dove sei arrivato fino ad ora.
 

Questa frasi sono rimarcate  da tutti gli addetti al benessere fisico della persona.

Consumare piccoli pasti regolari (5) durante il giorno è meglio, ma assicurati che siano equilibrati e non perdere traccia di quanto  mangi . E’ così facile farsi prendere da un lavoro o parlare mentre si mangia che ci si dimentica di fermarsi quando non si ha più fame. A volte non è fame ma solo sete e questa piccola sottigliezza è impercettibile, quindi sii sempre ben idratato.
Ricorda:  è più facile infrangere le abitudini , piuttosto che costruirle.  Fai in  modo da ottenere il supporto della famiglia e degli amici per mantenere la motivazione  rimanere concentrato e perseverare: i risultati  ti ripagheranno degli sforzi compiuti, e l’effetto yo-yo svanirà per sempre.

Centrifughiamo o frulliamo

i chili di troppo

Il modo più sano e duraturo di dimagrire è far diventare la propria alimentazione il più possibile equilibrata. Ogni giorno associando al giusto cibo e a tanta acqua anche un corretto stile di vita che prevede una regolare e moderata attività fisica e l’abbandono di abitudini sbagliate come il fumo e l’alcool.

80%   alimentazione 20% esercizio fisico con costanza

Sei tra quelli che sono titubanti o altanellanti   per il controllo del peso allora concentrati  sul ‘80% delle tue scelte. Quando la maggioranza delle tue scelte saranno salutari, allora sarai in grado di vivere uno stile di vita salutare. Non è niente di trascendentale, ma può andare a incidere sul modo in cui si ragiona. Quella dell’80/20 è una regola universale, e si applica a tutto. Quando arriverete a trascorrere la maggior parte del vostro tempo prendendo le decisioni giuste, avrete modo d’apprezzarne i risultati.

Un centrifugato o un frullato al giorno tolgono i grassi d’intorno.

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Preparare Succhi e Frullati Dimagranti è facile e veloce e tutti lo possono preparare almeno due o tre, puoi usarli costantemente. Buoni, facili da realizzare e da assimilare, fonte di antiossidanti e fibre, i succhi  per  avere  effetto snellente, vanno assunti almeno una volta al giorno, per un mese.

Per benessere duraturo puoi berli quando vuoi, al mattino appena sveglia, a digiuno, o come spuntino o ancora al posto del pranzo e della cena o all’aperitivo.

Le bevande naturali come i frullati dimagranti sono snellenti e nutrienti, permettono di restare in linea senza fatica, soddisfacendo il piacere del gusto.

Aiutano a vincere la sete e la fame, apportano sostanze brucia grassi, drenano e combattono ritenzione e cellulite, favorendo la diuresi.

Senza dimenticare la preziosa azione stimolante che svolgono sull’attività intestinale, ti ricordo infatti che il sovrappeso è spesso associato alla stitichezza.

Con il tempo ti aiuteranno a sentirti più sazia/o, a disintossicarti dando una sferzata anche al metabolismo. Che tu  abbia da controllare il tuo peso o no.

Centrifughiamo o frulliamo i chili di troppo

Un saluto da Enrico.

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute.

Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Fino a 100 anni fa il miglio ha giocato un ruolo molto importante nella nutrizione, in seguito, però, è stato dimenticato. Dunque sarebbe ormai l’ora di riprendere coscienza dei suoi valori, dato che si tratta del cereale più ricco di sostanze minerali esistente sul pianeta Terra.

Miglio:è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee (o Poacee) originaria del Medio Oriente e dell’Asia Centrale. La sua coltivazione risale alle epoche preistoriche. Alcune testimonianze dimostrano che tale pianta fu molto coltivata anche dagli antichi Egizi e dai Romani.

Si tratta di un cereale caratterizzato da semini piccoli, rotondi e di colore dorato riuniti in pannocchie terminali, che possono raggiungere un’altezza di 1,5 metri, composte da spighette più piccole.

Miglio seme dimenticato e rivalutato, Un tempo ritenuto un cereale buono solo per l’alimentazione degli uccelli, i popoli africani e orientali ne fanno l’alimento base della propria alimentazione.

La natura e gli animali stessi in questo caso i volateli sanno per istinto  di cosa nutrirsi per affrontare la vita selvatica e i rigidi inverni. Possiamo dire che se questo alimento in occidente un tempo era poco valutato se non da una  nicchia di persone in piccola parte composta da amanti del bio e vegani ora tutto quello che è seme sta prendendo piede. Il Italia  tutt’ora il miglio è molto sottovalutato ed usato, per lo più, come mangime per uccelli e per pollame.

Ora con l’avvento dell’era moderna, si sta rivalutando l’importanza dei semi oleosi e cereali integrali, tra questi anche il miglio. Si stanno scoprendo quanto siano importanti a livello nutrizionale.

I maggiori produttori di miglio sono l’India, la Cina e la Nigeria. L’Europa ha quasi del tutto abbandonato questa coltivazione a causa delle difficoltà di raccolta. I semi di miglio sono infatti talmente piccoli da confondersi con i semi di altre piante selvatiche e non commestibili creando non pochi problemi ai coltivatori.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

ll miglio ha una composizione simile al frumento, ma non contiene glutine, pertanto è utilizzabile anche da chi soffre di celiachia. Ha effetto alcalinizzate utile a chi soffre di acidità di stomaco.

E’ nutriente, digestivo, diuretico, antianemico. Ricco di proteine è un ottimo alimento integrativo, consigliato alle donne in gravidanza per sopperire ad eventuali carenze di sali minerali, proteine e grassi che si possono avere in fase di gestazione, inoltre sembra che aiuti a prevenire l’aborto spontaneo.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Il sapore è dolce, a cottura piuttosto veloce.

Ha un ottimo potere agglomerante per questo viene spesso utilizzato per la preparazione di  dolci e sformati a base di  altri cereali e verdure.

I semi di miglio in commercio sono decorticati, in quanto il loro rivestimento li renderebbe indigeribili. Possono essere acquistati nei negozi di alimentazione biologica e nelle erboristerie.

Importante sottolineare che è l’unico cereale ad avere effetto alcalinizzante ed è dunque particolarmente adatto a contrastare l’acidità di stomaco.

Ha una composizione molto simile a quella del frumento ed è quindi molto utilizzato dalla cucina macrobiotica per la produzione di semole e farine biologiche, per produrre pane non lievitato.

Se decorticato non contiene glutine e viene quindi molto usato all’interno

Si tende a dimenticare che per i nostri avi è stato un alimento importantissimo, al pari di riso, orzo, legumi, aglio, porri, cetrioli e che è ricco di vitamine e sali minerali contenendo grandi quantità di magnesio, ferro, calcio, fosforo, potassio, acido silicio, e vitamine del gruppo PP, A, B1 e B2, E.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Essendo il miglio considerato un forte ricostituente ed energizzante. Con esso vengono creati integratori alimentari in compresse che utilizzano le proprietà del cereale per diverse finalità. Negli ultimi anni gli studi erboristici e fitoterapici hanno ulteriormente migliorato ed esaltato l’efficacia di tali farmaci.

 Ricetta: Piatto veloce e nutriente miglio zucchine e pomodori pelati x 4 persone.

In una casseruola versare 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 100 gr di miglio , 2 zucchine a pezzetti, 1 barattolo di pomodori pelati  , 1 cucchiaino colmo di origano bianco  , sale e acqua. Far bollire per 30 minuti  circa  facendo restringere come per un risotto e aggiungendo acqua bollente se necessario. Trasferire il miglio cotto  ottenuto in una pirofila, cospargere con abbondante parmigiano grattugiato e gratinare in forno per 10-15 minuti finchè non si sarà formata una bella crosticina dorata.

Buon appetito.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Curiosità

Mercurio, dio alato che in veste di messaggero congiunge il cielo alla terra, si identifica bene con il miglio, il cereale dal chicco più piccolo e mobile. La tradizione vuole che chicchi di miglio venissero messi nelle scarpe delle spose il giorno del matrimonio per attestare che fosse attiva, lesta e vivace.

Per l’alimentazione umana il miglio viene decorticato e assume quindi quel caldo colore dorato che gli è caratteristico.
Il miglio agisce sugli organi adibiti al contatto con il mondo esterno, ossia sulla pelle con le sue svariate formazioni e sugli organi di senso. E’ particolarmente indicato alle persone che svolgono lavori intellettualmente faticosi e impegnativi e alle donne in gravidanza. Altamente digeribile è ottimo per l’alimentazione dei bambini, degli anziani e dei convalescenti.

Una componente fondamentale per l’equilibrio della struttura cellulare è la sua struttura ricca di silicio.

L’acido silicico è un composto acquoso dell’anidride silicica e rappresenta una sostanza primordiale essenziale per ogni organismo vivente. Alcuni scienziati russi hanno scoperto che né materiali viventi né organismi sono in grado di esistere senza l’acido silicico.

Il miglio  ricco di acido silicico dovrebbe essere parte integrante della nutrizione  umana.

Per le piante l’acido silicico possiede soprattutto una funzione di costituzione e di sostegno. Ma anche nel corpo umano l’acido silicico rappresenta un elemento indispensabile per l’ordine. Insieme al calcio agisce soprattutto a favore della funzione di sostegno, a cui l’acido silicico fornisce in prima linea l’elasticità e il calcio la solidità. L’acido silicico rinforza anche il tessuto connettivo che dà struttura a tutto il corpo e avvolge i singoli organi. Il tessuto connettivo è il tessuto primordiale nel corpo. La pelle, che ci avvolge come un involucro di silicio, ne rappresenta la chiusura verso l’esterno.

Il contenuto elevato di acido silicico è all’origine anche di una pelle fresca e liscia e di capelli forti e brillanti.

Miglio il seme dimenticato e rivalutato

Miglio bruno e benefici .

Il miglio bruno viene coltivato solamente su terreni in cui viene seguita una rotazione agraria particolare, con un’alta percentuale di leguminose. Inoltre sono indispensabili un tipo di coltivazione che rispetti il suolo e l’ambiente, una nutrizione adatta alle esigenze delle piante e concimazione organica. Il miglio bruno non viene né clonato, né manipolato geneticamente, né trattato con ibridi, né sottoposto a selezioni. Grazie a questo modo di lavoro integrale, le vitamine del gruppo B, l’acido pantotenico (vitamina B 5), il ferro, il fluoro acido silicio,etc. sono contenuti nella loro forma primordiale.

Miglio bruno e utilizzo.

Il miglio bruno macinato è ancora più efficace, perché i fiocchi di miglio, nel corso della loro produzione, vengono cotti a vapore e stabilizzati. Si può aggiungere il miglio bruno macinato ai fiocchi d’avena, ma anche ad ogni altro tipo di bevanda, come ad esempio a spremute fresche di frutta o di verdura, e altrettanto bene a brodi o yogurt.

Da 2 a 4 cucchiaini di farina di miglio bruno macinato mescolati ad una mela gratugiata si possono consumare come un piccolo antipasto,Si può utilizzare  completamento della prima colazione oppure come spuntino tra i pasti.

Crudo e integrale il miglio, con i suoi preziosi minerali, può influenzare in un modo positivo e contribuire per migliorare gli squilibri  delle ossa e delle cartilagini, soprattutto dall’artrosi delle articolazioni grandi e piccole, ma anche della colonna vertebrale.Per un buon effetto va  usato regolarmente per un lungo periodo, come tutti i prodotti naturali deve divenire parte integrante della nutrizione. Si acquista nei centri naturali o sottoforma di integratore.

Un saluto da Enrico.

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Perchè il mondo ingrassa cosi velocemente

Perchè il mondo ingrassa cosi velocemente

Perché il mondo ingrassa così velocemente?

Questa è una domanda che si fa a milioni di persone, direi di miliardi di persone, visto che il 2/3 della popolazione mondiale è in sovrappeso.

Nel mondo occidentale, le persone in sovrappeso sono in continuo e costante aumento. Il sovrappeso e l’obesità seguono lo stile di vita attuale, con poco movimento, molta tecnologia e molto cibo scadente, e il mondo sembra ingrassare.

Fino a qualche tempo fa, si pensava che il sovrappeso fosse un problema circoscritto ai paesi ricchi MA…  .

Il 18 maggio 2017, secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di persone grasse e obese nel mondo è raddoppiato rispetto al 1980. Nel 2014, oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso, di cui oltre 600 milioni erano obesi.  

Attualmente, ci sono più di 2,3 miliardi di persone in sovrappeso e oltre 700 milioni di obesi. Mentre stai leggendo, si aggiungono sempre nuove persone. Ora nel 2023 ci sono 1. miliardo di persone, cioè una su sette, convive con l’obesità, e nel 2035 saranno quasi 2 miliardi, ovvero quasi uno su quattro degli abitanti del nostro pianeta. Negli ultimi anni, sono nati e cresciuti centri specializzati per il controllo del peso, centri benessere, palestre e attività sportive in generale. Tuttavia, nonostante tutto questo, le persone che ingrassano sono in continuo e costante aumento. Come mai?

La risposta a tutto questo la possiamo trovare andando indietro di circa 70 anni. Siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e nelle prime televisioni degli anni ’50, iniziarono a comparire spot che promuovevano uno stile di vita specifico. Mostravano tavole imbandite con cibi quasi proibitivi per le persone comuni, alimentando il desiderio di possederli. La ricostruzione delle nazioni portò all’apertura di scuole, case, ospedali e fabbriche per produrre di tutto e di più. Questo segnò il primo boom economico, con l’arrivo delle prime TV nelle case, autovetture e l’uso sempre più diffuso della plastica al posto del vetro.

In questo periodo, nacque anche l’industria alimentare con l’elaborazione dei cibi, l’apertura dei primi supermercati e la diffusione delle catene di fast food importate dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Nel frattempo, la manipolazione del cibo con ingredienti sempre più scadenti per abbassare i costi e competere si diffondeva sempre di più, raggiungendo culture anche inimmaginabili come quelle giapponesi e cinesi, e successivamente diffondendosi in tutti i paesi asiatici.

Perché il mondo ingrassa così velocemente?

Obesità, sovrappeso e grassi, inizialmente considerati problemi dei soli Paesi ricchi, sono ora in aumento anche nei Paesi a basso e medio reddito, specialmente nelle aree urbane e nelle periferie delle città. Sono ormai riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica. Il cibo spazzatura, ricco di grassi vegetali e zuccheri (due elementi economici), è diventato diffuso per sfamare le persone in tutto il mondo. Ad esempio, in Africa, il numero di bambini in sovrappeso e obesi è quasi raddoppiato, passando dai 5,4 milioni nel 1990 ai 10,6 milioni nel 2014. Nel 2014, quasi la metà dei bambini sotto i 5 anni in sovrappeso viveva in Asia.

L’Italia è forse immune dal resto del mondo? Puoi verificarlo da solo, dato che ci sono 4 milioni di obesi e 16 milioni di persone grasse o in sovrappeso. Negli ultimi 5 anni, questi numeri sono aumentati del 25%. Il dato più allarmante è che ci sono più di 1,3 milioni di bambini in sovrappeso. Gli effetti si traducono in oltre 50.000 decessi all’anno legati al sovrappeso.

Questa patologia, tipica della società moderna, aumenta del 6% ogni anno e colpisce tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani.

L’eccesso alimentare e la scarsa qualità del cibo aumentano gli squilibri ormonali, i disturbi cardiaci, il diabete e l’ipertensione.

L’eccesso di tessuto adiposo è un problema per tutti, anche per coloro che non lo manifestano visivamente. Per esempio, nell’uomo, l’addome è interessato, mentre nelle donne riguarda i glutei e il sedere.

Se sei nato negli ultimi trent’anni, fai parte della generazione in sovrappeso?

Conservanti come zuccheri e sale costano poco, emulsionanti derivati dai grassi animali e esaltatori di sapidità dannosi per l’organismo, sono controindicati sia per il controllo del peso che per la salute in generale.

Come per qualsiasi motore a scoppio, indipendentemente dalla cilindrata, serve un buon carburante. Allo stesso modo, per il corpo umano, indipendentemente dal suo metabolismo, è necessario un cibo sano e nutriente.

Le cellule, operai silenziosi che lavorano instancabilmente giorno e notte, mantengono in modo straordinario il nostro corpo in movimento e in vita. Chiedono solo di essere nutrite e non alimentate. Non sono una discarica in cui puoi mettere qualsiasi cosa o una fogna in cui tutto finisce nell’oceano.

Con tutte le informazioni disponibili oggi, non è difficile adottare un buon approccio al benessere fisico. Se hai vissuto per trent’anni alimentandoti male, ci vuole tempo per educare la mente alle buone abitudini, ma si può fare leggendo libri che trattano questi argomenti e frequentando persone che hanno uno stile di vita sano. In questo modo, potrai essere tra coloro che non ingrassano velocemente.

Perché il mondo ingrassa così velocemente?

Se mangi male, le tue cellule si formeranno male e col tempo alcuni organi ne risentiranno, da qui partono gli squilibri che portano al benessere o alle malattie.

Un saluto da Enrico.

Le informazioni contenute in questo sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o da altri professionisti sanitari. Nessuna affermazione è da considerarsi promozione di prodotti specifici e non costituisce raccomandazione su come trattare particolari malattie o condizioni di salute. Si prega di consultare un medico o un professionista sanitario per eventuali problemi di salute.

Cachi una pianta colorata per la salute

Cachi una pianta colorata per la salute

Cachi una pianta colorata per la salute

L’autunno  si inoltra, la stagione e la natura si spoglia si prepara per l’inverno ma  una pianta prende colore. In una natura che sta per addormentarsi una pianta si mette in evidenza: La pianta dei cachi.

Forse non lo sapevate, ma il cachi è uno degli alberi da frutto coltivati più anticamente dall’uomo.

Un pò di storia

Molti studiosi ritengono che questa pianta fosse conosciuta già dai greci e dai Romani, altri invece ritengono che la prima pianta apparve in Inghilterra nel 1796 e arrivò grazie al direttore inglese del Giardino botanico di Calcutta, che ne portò alcuni esemplari nella madre patria.

In Italia il primo albero di cachi fu impiantato nel 1871 nel giardino Boboli a Firenze a scopo ornamentale. La coltivazione a scopo alimentare si diffuse solo dal 1900 nel salernitano per poi espandersi in tutta Italia specie in Emilia Romagna e di recente anche in Sicilia. Un tempo lo si trova in vendita nei mercati rionali, ora anche nelle  grandi  catene alimentari e nei supermercati. è facilmente disponibile.
L’albero del caco è di origine asiatica proviene molto probabilmente dalla Cina  ma è diffuso anche in Giappone, dove è molto comune ed è coltivato fin dall’antichità. Appartiene alla famiglia delle Ebanacee e il suo nome botanico è Diospyros kaki. L’origine del nome è complessa: kaki è l’equivalente del suono, in lingua giapponese, con il quale si designa sia l’albero sia il suo frutto. Da noi, si utilizza più comunemente la variante “caco” (in Sicilia, si pronuncia con accento finale, cachì), in Lazio lo chiamano cachino, in altre zone si usa anche il nome diospero o loto.

I cachi, detti anche kaki, si presentano in forma generalmente tonda ed hanno un colore che può variare dal giallo al rosso. Anche la consistenza dipende molto dalla varietà del frutto, ad esempio il caco vaniglia, quando è maturo, si presenta piuttosto morbido, a differenza del caco mela che ha una polpa più dura.

In Italia la varietà più diffusa è la “Kakitipo” e relativi cloni, che danno origine al cachi senza semi che comunemente si trova in commercio. Invece quando il frutto si forma per effetto della fecondazione, contiene un numero di semi da uno ad otto ed è subito commestibile.

Cachi una pianta colorata per la salute

Cachi una pianta dalle sette virtù

  • È un albero longevo
  • la sua intensa ombra offre piacevole ristoro
  • gli uccelli nidificano volentieri tra i suoi rami
  • è inattaccabile dai parassiti
  • il suo legno è un ottimo combustibile
  • le foglie in autunno assumono appunto sfumature stupende, tanto da essere utilizzate come decoro
  • per finire le stesse foglie, una volta cadute, generano un efficace concime per il terreno.

Cachi quando raccogliere questo frutto.

La raccolta viene effettuata quando i frutti sono ancora da maturare completamente; quando cioè sono ancora di colore verde e hanno una certa consistenza; ciò permette di poterli trasportare piuttosto agevolmente. In seguito vengono fatti maturare fino a quando la loro polpa diventa molto morbida, quasi gelatinosa, e assume un colore arancione piuttosto carico. A questo punto i tannini contenuti nel frutto sono ormai totalmente degradati e i cachi possono essere consumati tranquillamente. Esistono anche cultivar prive di tannini (kaki vaniglia e kaki melo per esempio) che possono quindi essere consumate quando la polpa è più consistente e il colore è ancora piuttosto chiaro.

Il caco: un concentrato di vitamine
Con il suo bel colore aranciato il frutto del cachi ci aiuta nel periodo di passaggio dall’autunno all’inverno. Ricco di vitamina C e betacarotene ha un effetto antiossidante e offre luminosità ed elasticità alla pelle. Ricco in vitamina Apotassiofosforo, magnesio e sodio, ha un effetto diureticoremineralizzante e drenante. Ci può aiutare ad uscire dalle convalescenze per superare la stanchezza e dopo cure antibiotiche.

 Riassumendo i cachi contengono:

  • 18% di zuccheri;
  • 78,20% di acqua;
  • 0,80% di proteine;
  • 0,40% di grassi;
  • 3,6% di fibre;
  • sali minerali (potassio, calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco, selenio, rame e manganese);
  • vitamine (C, A, B ed E);
  • catechine;
  • tannini;
  • licopene e xantine;
  • amminoacidi (l’acido aspartico l’acido glutammico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, leucina, isoleucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, valina).

100 gr corrispondono a 64 kcal.

Cachi una pianta colorata per la salute

Altre  proprietà  dei Cachi: una pianta colorata per la salute

Cachi una pianta colorata per la salute


Cachi una pianta colorata per la salute

Ottimo regolatore intestinale agisce contro la stitichezza se gustato a colazione, mentre se gustato meno maturo è utile al mattino nei colitici perchè ha un effetto astringente, certo senza che sia troppo “allappante”, sensazione dovuta alla presenza di tannini che con la maturazione va però scomparendo.
Prima di pranzo aiuta lo stomaco a svolgere meglio le proprie funzioni. Inoltre ha una funzione protettiva nei confronti di fegato milza e pancreas. Nella medicina tradizionale cinese il caco viene utilizzato per la detossificazione da prodotti chimici e da metalli pesanti come la chemioradioterapia o per problemi psicologici o fisici causati da un trauma a causa di una guerra o di un incendio. Ma l’utilizzo del frutto del caco è molto vario. Un’idea può essere quella di utilizzarlo in una zuppa cruda in modo da non perderne le qualità.

Contro indicazioni:

I frutti dei cachi non hanno delle controindicazioni particolari. Possono essere consumati quotidianamente senza che l’organismo ne risenta. Tuttavia, ci sono delle limitazioni che è giusto evidenziare. Il consumo dei cachi è sconsigliato a chi soffre di diabete.

Per le persone che sono a dieta e chi segue una dieta ipocalorica e chi ha problemi legati all’obesità.

Se ne sconsiglia il consumo anche a chi ha problemi di digestione o problemi intestinali.Infatti essendo un frutto molto zuccherino da usare con parsimonia.

Curiosità

Il Kaki è comunemente chiamato in lingua napoletana legnasanta. L’origine del nome è dovuta al fatto che è possibile, una volta aperto il frutto, scorgere al suo interno una caratteristica immagine del Cristo in croce.

In Sicilia, invece, si considerava sacro il seme, il quale spaccato a metà mostra il germoglio della nuova piantina, il quale assomiglia ad una mano bianco-diafana, ritenuta la manuzza di Maria o dâ Virgini.

Essendo della famiglia delle Ebanacee e un legno molto duro e si usa anche per la costruzione di mazze da golf.

Un saluto da Enrico.

Le informazioni contenute in questo  sito sono di carattere generale e non intendono sostituire la consulenza fornita dal proprio medico o altro professionista sanitario. Nessuna affermazione è da intendersi come promotrice di un qualsiasi prodotto in particolare e tanto meno vuole essere una raccomandazione  su come trattare qualsiasi particolare malattia o condizione relativa alla salute. Contattare il medico o il professionista sanitario per eventuali problemi di salute.